Riviera Romagnola: spiagge, sport e relax alla portata di tutti

Altro che valzer di Romagna mia, inno regionale che proprio nel 2024 compie settant’anni. Ha cambiato passo e musica il tratto più famoso dell’Adriatico: la Riviera Romagnola.

Finito il tempo in cui erano solo sinonimo di divertimento, oggi fra le cittadine lungo la costa della Romagna c’è chi diventa un polo culturale come il centro storico di Rimini; chi riscopre il proprio fascino marinaro come Cesenatico; o il patrimonio naturale come Cervia, a dispetto di tifoni e alluvioni.

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Cesenatico libreria Pagina 27Cesenatico libreria Pagina 27
Cesenatico, l’interno della libreria Pagina 27

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Romagna, dolce vita a prezzi contenuti

Party in spiaggia? Molti beach club si sono convertiti alle attività sportive, al wellness con Spa sul mare, hanno aperto ristoranti raffinati e offrono servizi, dai lettini extralarge agli eleganti gazebo, degni delle località più blasonate.

Dove non sfigurerebbero neppure le nuove strutture di accoglienza, che si tratti di ricercati boutique hotel, di alberghi di ultima generazione, fra leisure e design, o di quelli storici riconvertiti ai nuovi lifestyle.

La differenza? I prezzi, che, a parità di servizi, da queste parti possono fermarsi a meno della metà di quelli in circolazione fra Toscana, Liguria e Sardegna.

Giardini, piste ciclabili, aree fitness: il lusso è sostenibile in Romagna

È il bello della Romagna: il lusso, qui, non è riservato ai soliti happy few, la dolce vita è alla portata di molti. E tutto senza tradire le parole d’ordine ecologiste, dal plastic free al risparmio energetico. Per non parlare della rivoluzione urbanistica che ha investito i 110 chilometri di costa nel segno della sostenibilità, con i waterfront rinnovati impiegando materiali ecologici, vernici bio, pavimenti drenanti.

E trasformati in salotti green e spazi dove coltivare il benessere, tra percorsi ciclabili e pedonali, giardini di piante ed essenze mediterranee, anche quelle perdute e riscoperte in nome delle biodiversità, aree fitness con fior di attrezzature sportive. Un progetto la cui conclusione è prevista per il 2030, ma che già oggi è realtà in alcune delle dieci località costiere coinvolte.

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Torre di San Michele e il Museo del Sale di fronte al Porto canale di CerviaTorre di San Michele e il Museo del Sale di fronte al Porto canale di Cervia
La Torre di San Michele e il Museo del Sale di fronte al Porto canale di Cervia

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Cervia versus Milano Marittima: la sfida è aperta

Apripista sono state Riccione e poi Rimini con i 16 chilometri del suo Parco del Mare, mentre si sono conclusi da poco i lavori sul tratto Cervia-Milano Marittima.

Il nuovo waterfront collega il Porto canale con MiMa, l’abbreviazione usata dagli habitué di Milano Marittima, e da qui prosegue fino a Lido di Savio (terminato anche il percorso ciclabile che arriva a Ravenna).

giardino e ristorante del Mare Pineta Resort a Milano Marittimagiardino e ristorante del Mare Pineta Resort a Milano Marittima
Il giardino e il ristorante del Mare Pineta Resort a Milano Marittima

Quatta quatta Cervia sta surclassando la più famosa vicina, che pure ha scritto capitoli di storia balneare, sin dagli albori del Novecento. E che, comunque, non intende cedere lo scettro tanto facilmente.

Ne è testimone il Mare Pineta Resort (1928), storico cinque stelle rinnovato e ampliato dallo Studio Lissoni. Un piacere soggiornarvi fra interni di design italiano, galleria d’arte, Parco delle sculture e pineta secolare.

spiaggia del Mare Pineta Resortspiaggia del Mare Pineta Resort
È attrezzata con gazebo riparati da tende e lettini in legno la spiaggia del Mare Pineta Resort

Se i modaioli a oltranza non desistono dal vip watching nei party in spiaggia del Papeete, molti preferiscono il basso profilo del Bagno Club Milano, fra mare e cespugli di erbe aromatiche, con cabine ciascuna dotata di doccia privata e cassaforte, buon ristorante senza limiti di orario e con servizio all’ombrellone, trainer diplomati per acquagym, pilates, yoga, nordic walking fra spiaggia e pineta.

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Sandwich con salmone e gamberetti al ristorante del Fantini Club di CerviaSandwich con salmone e gamberetti al ristorante del Fantini Club di Cervia
Sandwich con salmone e gamberetti al ristorante del Fantini Club di Cervia

Il miglior beach club dell’Emilia-Romagna

Ma la palma del miglior beach club dell’Emilia-Romagna sventola su Cervia e il suo Fantini, classe 1959: 40 mila metri quadrati dove ci si può concedere un relax sibaritico in totale privacy nelle comode “suite” in riva al mare, sotto gazebo in legno con tende laterali, letti con materassi, e un cameriere sempre a disposizione.

Per gli amanti del fitness

I fan del fitness lo scelgono per le tante attività sportive, dal beach volley al tennis, dal basket a yoga e pilates. Chi preferisce atmosfere più tranquille le trova al Calupe 207, bagno dal look quasi esotico: è il prolungamento di Quimérico, locale di gran gusto e di tendenza, ispirato al lifestyle di Formentera, dove entrare per la colazione, un aperitivo con tapas, una cena ordinando tagliolini al lime con bottarga e crudo di gamberi o pescato del giorno.

Spazio alla natura tra pinete e saline

Cervia è anche natura, in ogni stagione. E insieme a Milano Marittima è icona della tenacia romagnola nel proteggerla, a dispetto di avversità climatiche.

Così è avvenuto per la pineta di MiMa dopo la tempesta del 2019, al punto da meritare gli applausi di Massimo Gramellini sul Corriere della Sera, con una frase che ha fatto discutere tutta la Penisola: “In fondo non sarebbe difficile risollevare l’Italia. Basterebbe chiamarla Milano Marittima”, perché dopo la tromba d’aria, notava il giornalista, “in nove ore ha riaggiustato l’aggiustabile”.

Era andata peggio a Cervia, che aveva perso il suo oro bianco, il sale, disciolto con l’alluvione. Ma, annuncio recentissimo, riprende la produzione, e in autunno sarà di nuovo sul mercato (per ora lo si può acquistare solo alla Riserva Camillone, parte del Museo del Sale).

Sono tornati anche i fenicotteri rosa che da maggio a settembre popolano i bacini del sale: una buona notizia perché il valore aggiunto di Cervia è proprio il suo Parco naturale dove godersi passeggiate e pedalate non solo in estate, ma in ogni momento dell’anno.

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Dove fare shopping a Cervia e MiMa

Shopping? Non c’è che l’imbarazzo della scelta fra il glamour di MiMa, dai bikini trendy di Tezuk alla bigotteria vintage firmata della Bottega di Bernadette, e la tradizione di alta qualità di Cervia, dove si va da C’era una volta per acquisti di biancheria decorata con stampi in legno di pero e i motivi di vele al terzo delle imbarcazioni locali.

Acquisti creativi

Moda, gioielli e design. Un tempo le signore milanesi, e non solo, si riversavano su viale Ceccherini, a Riccione, perché qui le boutique esibivano in anteprima le nuove collezioni moda. Non è più così. Ma, sebbene emigrato oltre il leggendario viale, lo shopping in città resta di grande soddisfazione e creativo.

Ci sono i complementi d’arredo vintage e fantasiosi fino a stupire di Wunder. Poi gli abiti e il beachwear fuori dal comune di Cucy Cover, il coloratissimo store di Silvia Felisatti; le proposte trendy per il tempo libero, dagli abiti agli accessori, e persino vinili, di Block 60; i gioielli realizzati a mano su disegno esclusivo del gemmologo Massimo Zucchi.

Non basta? Ecco la bigiotteria artigianale, orecchini, anelli, collane a tema, dal minimalismo nordico allo stile gipsy, di Maison Baleani.

Gli appassionati di design per la casa non si perdono le lampade e le stoviglie colorate di La Maison, che propone anche qualche accessorio moda come le sciarpe decorate con immagini di orologi da collezione o di interni di palazzi storici. Parola d’ordine: shop till you drop, ovvero: comprare fino allo sfinimento.

ristorante e stabilimento balneare Saretina 152 a Cerviaristorante e stabilimento balneare Saretina 152 a Cervia
La veranda affacciata sulla spiaggia del Saretina 152, a Cervia, ristorante e stabilimento balneare

Poi, per la cena, si prenota al Saretina 152, sulla spiaggia: atmosfera accogliente, piacevolmente informale, e menu dal quale ordinare la specialità della casa, i monfettini, pasta in brodo di seppia e paganelli, pesci brutti ma buoni.

Cesenatico: dove mangiare il miglior pesce

Cesenatico è un variopinto affresco di vita marinara, case colorate, barche da pesca fianco a fianco di quelle storiche. È la capitale emiliano-romagnola del pesce, meta per gourmet.

Ha appena aperto Ancòra, ristorante chic di Agostino Iacobucci (il suo locale a Castel Maggiore, Bologna, è stellato) con lo chef Marco Garattoni, un passato da Berton a Milano e Disfrutar a Barcellona. Cucina di pesce, naturalmente, innovativa ma non troppo, declinata in tre menu dove non mancano ostriche e caviale.

ristorante Mare a Cesenaticoristorante Mare a Cesenatico
L’interno di Marè a Cesenatico

Gran pesce anche da Marè, indirizzo famoso e multitasking perché è bottega, ristorante (provare la verticale di ostriche), spiaggia fra mare e molo con beach volley e bar aperto dalla colazione al dopo cena e un’impressionante carta di drink, comprese 27 varianti di gin&tonic.

I crudi, anzi i super crudi e le grigliate extralarge sono la specialità di 12 Ristorante, sul Porto canale che ha anche un piccolo albergo di charme.

salotto del Grand Hotel da Vinci di Cesenaticosalotto del Grand Hotel da Vinci di Cesenatico
Un salotto del Grand Hotel da Vinci di Cesenatico: grandi vetrate, pavimento in marmo intarsiato e oggetti d’arte

Per smaltire cene e aperitivi si può prenotare una day Spa al Grand Hotel da Vinci, cinque stelle lusso di gran fascino.

Oppure godersi tuffi e mare in una spiaggia del tutto particolare, Le Tamerici, perché è eco, libera e gratuita. Con vere tamerici rimodellate a ombrellone, e camminamenti in ripietra, ricavata da plastica e legno riciclati.

È un’esperienza anche passeggiare, pedalare, fare jogging lungo i Giardini al Mare, che costeggiano gli stabilimenti sulla spiaggia di Levante, con alberi, aiuole di fiori e installazioni come la Cattedrale delle Foglie progettata da Tonino Guerra. Il percorso del nuovo waterfront proseguirà a Ponente, zona di dune dove il Wind Surf Club è meta di virtuosi di tavole, onde e vento.

Riviera Golf Resort tra Rimini e CattolicaRiviera Golf Resort tra Rimini e Cattolica
Il green a 18 buche vista mare del Riviera Golf Resort, tra Rimini e Cattolica. L’hotel ha Spa, piscina di 82 metri e propone gite in barca e a cavallo

Cattolica: cocktail bar, hotel e ristoranti formato famiglia

Mentre Rimini e Cervia cambiavano pelle, Cattolica restava fedele alla formula di località tranquilla per famiglie. Il risveglio è iniziato con i localini della nuova darsena.

Santuari per i cocktail come Mura, che mette in scena 110 drink, apericena con taglieri e salumi a chilometro zero. Poi la nuova passeggiata sul lungomare Rasi Spinelli, lunga otto chilometri e larga venti, pedonale, ciclabile, con percorsi di mobilità dolce.

E sul waterfront è iniziato il restyling di bagni storici come Stella Marina con irresistibili sdraio lunghe due metri. Si affaccia qui l’Hotel San Marco, che dopo 40 anni ha cambiato pelle sposando la formula del “lusso informale” e del totale relax, con interni di design in legno chiaro, piscina al quarto piano dove si tengono yoga session, un bistrot vista mare – chiamato, non a caso, Lazy, pigro – che non impone dress code.

Sempre sul lungomare, una terrazza panoramica sull’Adriatico è il ristorante Sopravento, che propone un menu Mare Crudo (dalle ostriche alle tartare) e Mare Cotto (guazzetto di crostacei, grigliate). Già, perché il porto di Cattolica, che risale al Medioevo, ha una rispettabile flotta peschereccia.

Il Museo della Regina

Ed è un omaggio (anche) alle tradizioni marinare della città il Museo della Regina, in un ex complesso ospitaliero del Cinquecento, che è museo archeologico, ma ha un’importante sezione dedicata al mare con modellini di barche storiche, dal burchio rinascimentale alla cocca malatestiana.

Tappa a San Giovanni in Marignano

A 10 minuti da Cattolica (e Rimini) San Giovanni in Marignano calamita i golfisti per il campo a 18 buche del Riviera Golf Hotel famoso per la sua piscina di 82 metri, la seconda privata più lunga d’Europa. Indirizzo per relax a tutto tondo: Spa con trattamenti olistici, uscite in barca, cavalcate fino al Parco naturale protetto di Monte San Bartolo.

sala da pranzo hotel The Box di Riccione pet friendlysala da pranzo hotel The Box di Riccione pet friendly
La sala da pranzo dell’hotel The Box di Riccione, tra gli indirizzi pet friendly

Riccione: il centro delle tendenze

Monte San Bartolo è già terra marchigiana, ma il Parco vanta l’acqua cristallina della Baia di Vallugola coronata dalla pineta, spiaggia frequentata dagli insider di Riccione, che dista solo venti minuti e sbandiera l’etichetta di cittadina balneare chic sin dai tempi della Belle Époque.

Quando gli snob d’Europa frequentavano il Grand Hotel des Bains, che ancora guarda il mare con tutta la sua magnificenza liberty. E continua a essere un vero Grand Hotel, ma dai prezzi contenuti.

I riti di Riccione, dalla colazione alla cena

Riccione ha i suoi riti. Che iniziano già al sorgere del sole allo Chalet del Mar, sul porto, che prepara colazioni pantagrueliche, con torta sbrisolona ripiena di mascarpone e gianduia, senza distinzioni a chi si alza presto e a chi è appena uscito dal Cocoricò, una delle discoteche più famose d’Italia. Ci si ritrova allo Chalet anche per l’aperitivo piadina&bollicina, o per ascoltare jazz dal vivo, centellinando caviale siberiano.

Oppure si può iniziare la giornata con caffè e lettura di giornali sulla spiaggia, in un angolo riservato del Bagno 64, famoso per ombrelloni oversize e sdraio-poltrona. O con acquagym, massaggi o body scrub al centro estetico ManiKuore del Bagno del Cuore 101, che su richiesta organizza cene a lume di candela.

Se il tempo non è proprio perfetto si va per shopping, si esplora l’entroterra fino alla Tenuta Mara, azienda vinicola biodinamica che produce Sangiovese, dove le vigne sono “allevate” con musica di Mozart e ogni visita è un tour d’arte, dalle installazioni di Giò Pomodoro alle lampade di Ingo Maurer. Hanno una Spa, quattro suite e la barca a vela d’epoca per degustazioni in alto mare.

Si torna in città per un aperitivo panoramico allo Sky Bar dell’Hotel Select Suites&Spa: menu alla carta con prodotti a chilometro zero e vini bio. Oppure per l’aperitivo a tema, che cambia ogni settimana, da The Box, l’hotel più trendy, sul lungomare, arredato con brio fra pezzi vintage e mobili di design.

Cena? Crudi di pesce da Diego da Patty, oppure si sconfina verso Rimini da Sol Y Mar, trent’anni appena compiuti di menu di pesce che varia secondo il bottino della giornata. Il locale sembra una casina quasi leziosa, con tendine di pizzo, proprio sulla spiaggia. Non si capisce bene se di Rimini o Riccione.

portata di pesce ristorante Amoriminiportata di pesce ristorante Amorimini
Un portata di pesce del ristorante Amorimini a Rimini

Rimini una e trina

C’è, ancora, quella dei frenetici della notte, che tirano l’alba al Coconut, tuttora il locale più di tendenza, di fronte ai bagni 3 e 4. E c’è la Rimini dei “moderati”, che preferiscono aperitivi slow-chic sulla terrazza del glorioso Grand Hotel. Che è sì, monumento nazionale, ma è anche un indirizzo di lusso con servizi voluttuosi, compresa la personal trainer di ginnastica posturale e una favolosa Spa, ma accessibile, sia che si pernotti qui, ci si limiti a una day Spa o a una cena fra lampadari di cristallo.

Jogging e fitness al Parco del Mare

C’è, anche, la Rimini degli sportivi che dal primo mattino corrono, fanno jogging, si esercitano nelle aree fitness al Parco del Mare, 16 chilometri ecosostenibili che hanno rivoluzionato il fronte spiagge rendendole sempre più green.

Dal beach volley alla vela

Sport e sostenibilità sono l’ultimo trend riminese, tanto che cinque stabilimenti balneari, specializzati appunto in attività sportive, dal beach volley alla vela, si sono fusi nel Libra Beach.

È a Marina centro dove l’Open Hotel ha fatto dell’ecologia la sua bandiera, al punto di creare un’app che controlla i consumi.

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Dove mangiare bene a Rimini

Sul lungomare Amorimini è un ristorante specializzato in pesce (anche crudi e alla brace) con lo chef Luca Borrelli, nato sotto il Vesuvio, felicemente trasferito qui, che fa parte della Nazionale italiana Cuochi e ha vinto l’oro nelle Olimpiadi della Cucina.

Che a Rimini si mangi bene è una certezza nazionale, sia che si preferisca la cucina innovativa (con ingredienti romagnoli) del Gatto sull’Albicocco, nome ispirato a una poesia di Tonino Guerra, o i piatti vernacolari di trattorie come La Marianna dove il fritto di sardoncini e salicornia è una poesia.

Sono due locali nell’altra Rimini, quella del centro storico, dei poli culturali – dai musei felliniani ai mosaici romani della Domus del Chirurgo, alle nuove sezioni del centenario Museo della Città dedicate alla pittura del Trecento e del Quattrocento riminesi – e del quartiere di San Giuliano, borgo dei murales dedicati a Fellini, a pescatori, anarchici e vetturini che abitavano le sue case colorate.

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Qui si è trasferito il “frullo”, versione riminese della movida all’ora dell’aperitivo. E il locale up to date è la storica (1850) Pasticceria Vecchi, completamente rinnovata, che si affolla prima del calar del sole perché offre grandi tramonti, cocktail e taglieri più lunghi dei tavoli. Cool, ma romagnoli.

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