Cosa vedere a Siracusa e cosa visitare nei dintorni

Siracusa, splendida città situata sulla costa orientale della Sicilia, è un tesoro di storia, cultura e bellezza naturale. Fondata dai Greci nel 734 a.C., è una delle città più antiche d’Europa e un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Scoprire Siracusa significa immergersi in un affascinante mix di antiche rovine, quartieri storici e panorami mozzafiato.

Cosa vedere a Siracusa

Siracusa, cosa vedere in città? Sono tantissime le tappe da segnare in agenda: dal parco archeologico della Neapolis (con il teatro greco, l’orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari) al suo centro storico rappresentato dall’isola di Ortigia, in cui si trova la splendida Cattedrale e il Castello Maniace. Oltre a questi meritano una visita il museo archeologico regionale Paolo Orsi e il Santuario della Madonna delle lacrime.

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Ortigia, il centro storico di Siracusa

Tra le cose da vedere a Siracusa c’è anzitutto il suo affascinante centro storico: l’isola di Ortigia che è collegata alla terraferma da due ponti: il ponte Umbertino e quello di Santa Lucia. Esplorare Ortigia a piedi e perdersi tra le sue pittoresche stradine ammirandone gli edifici barocchi tutt’intorno sino ad arrivare al romantico lungomare, è un’esperienza imperdibile e permette di scoprire lungo il percorso tante gemme nascoste.

Ponte Umbertino a Siracusa Ponte Umbertino a Siracusa
Ponte Umbertino a Siracusa (foto Jorge Basurto)

Ecco i principali monumenti da vedere ad Ortigia:

Cattedrale e fonte Aretusa

Cattedrale di Siracusa. Situata nella piazza principale di Ortigia, Piazza del Duomo, la Cattedrale di Siracusa è un’imponente chiesa costruita sull’antico tempio greco di Minerva. La sua facciata barocca, costruita tra il 1728 e il 754 e il mix di stili architettonici ne fanno una visita affascinante.

scorcio di piazza Duomo a Siracusascorcio di piazza Duomo a Siracusa
Uno scorcio di piazza Duomo a Siracusa (foto Dario Raffaele)

Al suo interno sono conservate molte statue del Gagini, tra cui quella della Vergine (di Domenico), di Santa Lucia (di Antonello) e la Madonna della Neve (di Antonello).

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Fonte Aretusa. La Fonte Aretusa è un’antica sorgente d’acqua dolce che forma un piccolo laghetto semicircolare in cui crescono rigogliose piante di papiro e nuotano pesci e papere. La fonte fu rimaneggiata più volte, l’ultima nel 1847 e da sempre ha affascinato viaggiatori e poeti.

Fonte Aretusa a Ortigia-SiracusaFonte Aretusa a Ortigia-Siracusa
Fonte Aretusa a Ortigia (foto Dario Raffaele)

Secondo la leggenda, la ninfa Aretusa si trasformò in una fonte per sfuggire al dio fiume Alfeo. È un luogo incantevole per passeggiare e ammirare il tramonto alle sue spalle.

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Tempio di Apollo e castello di Maniace

Tempio di Apollo. I resti del tempio dorico dedicato ad Apollo risalgono al VI secolo a.C. e sono uno dei più antichi esempi di architettura greca a Siracusa. Questo è uno dei primi monumenti che si incontrano entrando ad Ortigia. Sebbene solo poche colonne siano rimaste in piedi, è un sito di grande importanza storica e archeologica.

Tempio di Apollo a Ortigia-SiracusaTempio di Apollo a Ortigia-Siracusa
Tempio di Apollo a Ortigia-Siracusa (foto Dario Raffaele)

Ogni giorno, esclusa la domenica, nei pressi del Tempio di Apollo si tiene il più antico mercato di Ortigia. Qui si trovano bancarelle che vendono prodotti locali freschi, come frutta, verdura, formaggi, pesce e dolci. Il mercato di Ortigia è un ottimo posto per immergersi nella cultura gastronomica di Siracusa.
E dopo un’abbuffata, per chi si chiede cosa visitare a Siracusa, l’elenco è ancora lungo, e prosegue con il Castello Maniace.

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Castello Maniace. Costruito nel XIII secolo durante il periodo normanno, il Castello Maniace (che prende il nome dal condottiero bizantino Giorgio Maniace) è uno dei monumenti simbolo di Siracusa. Direttamente affacciato sul mare, offre una spettacolare vista panoramica su Ortigia. Questa fortezza è stata utilizzata nel corso dei secoli per scopi militari e oggi ospita anche eventi culturali. Il biglietto intero per visitare il castello costa 4 euro, ridotto 2 euro.

Castello Maniace a SiracusaCastello Maniace a Siracusa
Castello Maniace (foto Dario Raffaele)

Palazzo Beneventano e lungomare Alfeo

Palazzo Beneventano del Bosco. Il Palazzo Beneventano del Bosco è uno dei più importanti esempi di architettura barocca in Sicilia. Con le sue balconate in ferro battuto e le facciate elaborate, rappresenta un’immagine iconica dell’isola.

Si trova in piazza Duomo a Ortigia e fu costruito nel ‘400 dalla famiglia Arezzo. Il palazzo venne distrutto dal violento terremoto del 1693 e fu ricostruito nel 1778 dal barone Guglielmo Beneventano.

Palazzo Beneventano in piazza DuomoPalazzo Beneventano in piazza Duomo
Palazzo Beneventano in piazza Duomo (foto Dario Raffaele)

Il palazzo fu sede della Camera Reginale di Siracusa, del Senato della città e venne usato come Commenda dei Cavalieri del Santo Sepolcro.

Lungomare Alfeo. E’ una delle strade più romantiche di tutta Siracusa. Lungo la costa di Ortigia, il lungomare Alfeo offre una passeggiata con splendide viste sul mare. La strada pedonale è il prolungamento del Passeggio Aretusa che collega Largo Aretusa alla piazza Federico II di Svevia presso cui si trova il Castello Maniace.

lungomare Alfeo Siracusalungomare Alfeo Siracusa
lungomare Alfeo a Ortigia Siracusa (foto Dario Raffaele)

Lungo il percorso, s’incontrano numerosi ristoranti, caffè e gelaterie dove poter gustare prelibatezze locali: dalle cassate ai cannoli di ricotta sino alle granite.

Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa

Le latomie nel Parco della Neapolis a SiracusaLe latomie nel Parco della Neapolis a Siracusa
Le latomie nel Parco della Neapolis (foto Dario Raffaele)

Il Parco Archeologico della Neapolis, chiamato così dal nome di uno dei cinque quartieri della Siracusa greco-romana, è un sito storico di grandissima importanza. Il costo per accedere al Parco, aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30, è di 13 euro (ridotto 6,50 euro).

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Teatro greco

Qui si trovano i monumenti più importanti della città, a cominciare dal Teatro Greco, uno dei più grandi e meglio conservati teatri dell’antica Grecia. Costruito nella seconda metà del V secolo a.C., il teatro è scolpito nella roccia del colle Temenite.  La sua cavea conta 67 ordini di gradini. Nel corridoio si trovano, ancora leggibili, iscrizioni in greco con al centro il nome di Zeus. Ogni anno, a partire da maggio, il Teatro greco di Siracusa è il palcoscenico delle rappresentazioni classiche messe in scena dalla Fondazione Inda.

Il teatro greco di SiracusaIl teatro greco di Siracusa
Il teatro greco di Siracusa (foto Dario Raffaele)

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Orecchio di Dionisio

L’Orecchio di Dionisio, all’interno della cava di pietra conosciuta come Latomia del Paradiso, è una grotta artificiale alta 23 metri e famosa per la sua straordinaria acustica.  Grazie a questa il tiranno Dionisio poteva ascoltare dall’esterno le parole dei prigionieri che erano rinchiusi nella grotta. Secondo la leggenda il nome gli venne dato dal Caravaggio in visita alla città di Siracusa nel 1608.

Orecchio di Dionisio Orecchio di Dionisio
Orecchio di Dionisio (foto Dario Raffaele)

Grotta dei Cordari

La Grotta dei Cordari è un’altra cava sotterranea che veniva utilizzata nel passato per estrarre la pietra da costruzione. Oggi la grotta è aperta ai visitatori ed è stata trasformata in un’affascinante attrazione turistica. Qui è possibile scoprire diversi ambienti sotterranei e ammirare le sculture realizzate dai maestri scalpellini dell’epoca.

La grotta dei Cordari La grotta dei Cordari
La grotta dei Cordari (foto Dario Raffaele)

Ara di Ierone

Questo monumento è un antico altare dedicato a Ierone II, il tiranno di Siracusa nel III secolo a.C. Realizzata in pietra calcarea locale, è costituita da un basamento di oltre 41 metri di lunghezza e 22 metri di larghezza.

L’ara di Ierone fu costruita tra il 227 e il 217 a.C. e veniva utilizzata per celebrare sacrifici e cerimonie religiose in onore degli dei, oltre che per ospitare eventi pubblici e spettacoli teatrali.

L’ara di Ierone ha subito danni a causa di terremoti e saccheggi, ma rimane comunque un sito affascinante e di grande interesse storico.

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Anfiteatro romano

Sempre all’interno della Neapolis si trova l’Anfiteatro Romano di incerta datazione: alcuni lo attribuiscono ad Augusto, altri a Settimio Severo. Le sue dimensioni ne fanno il maggiore dei tre anfiteatri romani esistenti in Sicilia, secondo in Italia solo all’arena di Verona. La struttura dell’anfiteatro era in grado di ospitare fino a 15.000 spettatori e veniva utilizzato per gli spettacoli di gladiatori, combattimenti tra fiere e altre forme di intrattenimento.

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Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi

Cosa vedere a Siracusa e dintorni? Per una maggiore comprensione della storia di Siracusa è imprescindibile una visita al Museo archeologico regionale Paolo Orsi. Il Museo prende il nome dal suo fondatore, Paolo Orsi, uno degli archeologi italiani più rinomati del suo tempo.

Al suo interno i visitatori possono ammirare una vasta gamma di reperti che coprono diverse epoche storiche e culture. Tra i reperti più notevoli ci sono le testimonianze dell’antica città greca di Siracusa, tra cui sculture, ceramiche, monete e oggetti quotidiani. Presenti anche numerose statue di divinità greche come Apollo e Artemide.

Il museo ospita anche una sezione dedicata all’epoca romana, con affreschi, mosaici e statue di imperatori romani. Tra i pezzi più famosi c’è la statua del filosofo Archimede, famoso cittadino di Siracusa.

Altre sezioni del museo sono dedicate alle civiltà preistoriche della Sicilia, come quella dei Siculi, e alle culture medievali e bizantine che hanno influenzato la regione.

Il biglietto intero per accedere al museo Paolo Orsi costa 10 euro, 5 euro il ridotto.

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Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa

Il Santuario della Madonna delle Lacrime è uno dei santuari mariani più importanti e visitati dell’isola.

L'interno del Santuario della Madonna delle lacrime a SiracusaL'interno del Santuario della Madonna delle lacrime a Siracusa
L’interno del Santuario della Madonna delle lacrime (foto Dario Raffaele)

Il santuario venne costruito per commemorare un evento straordinario accaduto nel 1953 quando, secondo la tradizione, una statua raffigurante la Madonna avrebbe versato delle lacrime, suscitando grande devozione e attirando fedeli da tutto il mondo.

Il design del santuario è molto particolare ed è stato progettato dall’architetto italiano Michelangelo Simonetti. La struttura è caratterizzata da una grande cupola ellittica, che rappresenta simbolicamente le mani della Madonna che raccolgono le lacrime. L’esterno del santuario è rivestito da lastre di marmo bianco, che conferiscono all’edificio un aspetto moderno e imponente.

All’interno del santuario, i visitatori possono ammirare la statua della Madonna delle Lacrime, posta su un altare centrale.

Cosa vedere a Siracusa in un giorno (a piedi)

Siracusa, per la quantità dei suoi tesori, necessita di almeno due giorni per essere visitata. Ad ogni modo abbiamo pensato a un itinerario di visita di un solo giorno per chi avesse poco tempo a disposizione. Siracusa tra l’altro è una città che si presta molto bene per essere esplorata a piedi. Camminare per le sue strade e vicoli ti permetterà di immergerti nell’atmosfera unica di questa città storica.

Fontana di Piazza Archimede a Siracusa Fontana di Piazza Archimede a Siracusa
Fontana di Piazza Archimede a Siracusa (foto Jorge Basurto)

Mattina. Inizia la tua giornata esplorando il centro storico di Ortigia. Puoi passeggiare lungo le stradine acciottolate e ammirare l’architettura barocca dei palazzi e delle chiese. Tappa obbligatoria è la Cattedrale di Siracusa. Prosegui poi verso la Fonte Aretusa. Ammira i cigni che nuotano nelle sue acque e goditi la vista sul mare.

Pranzo. Dopo la mattinata di visite, fermati in uno dei ristoranti tradizionali di Ortigia per gustare la cucina siciliana. Goditi un pranzo rilassante e ricco di sapori autentici.

Pomeriggio. Nel pomeriggio, se sei disposto a camminare un po’ di più, dedica del tempo all’esplorazione del Parco Archeologico della Neapolis. Ammira il Teatro Greco, visita l’Orecchio di Dionisio, esplora anche la Latomia del Paradiso.

Fine pomeriggio. Ritorna a Ortigia e concediti del tempo per fare shopping o passeggiare lungo il lungomare. Ammira il tramonto sul mare e goditi l’atmosfera romantica dell’isola. Se hai ancora energia, visita il Castello Maniace, fortezza medievale che offre una vista panoramica sulla città e sul mare.

Uno scorcio di OrtigiaUno scorcio di Ortigia
Uno scorcio di Ortigia (foto Dario Raffaele)

Serata. Per concludere la tua giornata a Siracusa, trova un ristorante con vista sul mare e gustati una cena tipica siciliana. Dopo cena, puoi passeggiare per le strade di Ortigia, magari fermandoti in un bar per un drink o un gelato.

Cosa vedere vicino Siracusa

I dintorni di Siracusa offrono un’ampia varietà di luoghi interessanti da visitare, che combinano bellezze naturali, siti archeologici e affascinanti città storiche. Tra i luoghi imperdibili nei dintorni di Siracusa ci sono Noto, la riserva naturale di Vendicari, Pantalica, Palazzolo Acreide, Cavagrande del Cassibile e Marzamemi.

Noto

Situata a circa 30 chilometri a sud di Siracusa, Noto è una città barocca dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La sua architettura ricca di dettagli e la bellezza delle sue chiese e dei palazzi la rendono una meta imperdibile per gli amanti dell’arte e dell’architettura.

Dopo il terremoto del 1693, che devastò la Sicilia orientale, Noto fu ricostruita in stile barocco, dando vita a uno dei più importanti esempi di architettura barocca nell’Isola. Simbolo di Noto è la Cattedrale di San Nicolò, maestoso edificio situato nella piazza del Municipio, Costruita tra il XVIII e il XIX secolo, presenta una facciata barocca riccamente decorata e un interno spettacolare con affreschi e opere d’arte.

La porta reale di NotoLa porta reale di Noto
La porta reale di Noto (foto Raro)

Da vedere a Noto ci sono anche Palazzo Ducezio, la chiesa di San Domenico e quella di Santa Chiara, caratterizzata da una bellissima scalinata e da decorazioni raffinate.

C’è poi la Porta Reale che rappresenta la porta d’ingresso alla città ed è considerata un’icona di Noto. Bellissimo anche il Palazzo Nicolaci di Villadorata. Questo palazzo nobiliare è celebre per i suoi balconi di ferro battuto finemente lavorati. Ospita anche il Museo civico di Noto.

Riserva Naturale di Vendicari

La Riserva Naturale di Vendicari è un gioiello naturale situato lungo la costa sud-orientale della Sicilia, tra le città di Noto e Marzamemi, a circa 40 chilometri da Siracusa. Con la sua combinazione di spiagge incontaminate, lagune costiere, habitat marini e vegetazione mediterranea, questa riserva offre una varietà eccezionale di flora e fauna, rendendola una meta imperdibile per gli amanti della natura e gli appassionati di birdwatching.

Torre Sveva Riserva naturale di VendicariTorre Sveva Riserva naturale di Vendicari
Torre Sveva Riserva naturale di Vendicari (foto iStock)

La riserva si estende su una superficie di circa 1.500 ettari ed è stata istituita nel 1984 con l’obiettivo di preservare e proteggere l’ecosistema unico di questa zona costiera.

La riserva ospita anche alcune spiagge mozzafiato che si estendono per chilometri lungo la costa. Le spiagge di Vendicari sono caratterizzate da sabbia finissima e acque cristalline, rendendole perfette per fare il bagno e rilassarsi sotto il sole. Tra le spiagge più famose ci sono la spiaggia di Calamosche, considerata una delle più belle d’Italia, e la spiaggia di Vendicari.

Pantalica

Pantalica, situata nella parte sud-orientale della Sicilia, a circa 40 chilometri da Siracusa, è un sito archeologico affascinante che merita una visita per la sua bellezza naturale e il suo ricco patrimonio storico.

Necropoli di Pantalica Necropoli di Pantalica
Necropoli di Pantalica (foto iStock)

Pantalica è famosa per le sue necropoli rupestri, che si estendono su un’area di circa 1.200 ettari e contengono oltre 5.000 tombe scavate nella roccia. Queste tombe risalgono all’età del bronzo e all’età del ferro, e rappresentano uno dei più grandi complessi funerari preistorici d’Europa. Esplorare le necropoli di Pantalica è come fare un viaggio nel tempo, ammirando le tombe e immaginando la vita e le tradizioni delle antiche comunità che abitavano quest’area.

Oltre alle necropoli, Pantalica è circondata da una natura straordinaria. Le gole dell’Anapo offrono un paesaggio mozzafiato, con pareti di roccia che si alzano verticalmente sopra il fiume e una vegetazione lussureggiante che si sviluppa lungo le sue rive. La zona è ricca di flora e fauna, con una vasta varietà di piante mediterranee, come oleandri, carrubi e ulivi selvatici, e la presenza di animali come la lontra, il falco pellegrino e l’airone cenerino.

Palazzolo Acreide

Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa da cui dista circa 42 chilometri, è una pittoresca cittadina che vanta un ricco patrimonio storico e architettonico. Con le sue antiche rovine greche, i maestosi edifici barocchi e il suo fascino rustico, Palazzolo Acreide offre ai visitatori un’esperienza autentica e affascinante.

La città ha origini antiche, risalenti al periodo greco, quando era conosciuta come Akrai. Oggi, le rovine dell’antica Akrai si trovano nella parte superiore della città e rappresentano uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia orientale. Qui è possibile ammirare i resti del Teatro Greco, del Santuario di Demetra e Kore e delle antiche mura difensive.

Da visitare a Palazzolo Acreide vi è anche il suo splendido centro storico, caratterizzato dall’architettura barocca. La città è stata ricostruita dopo il terremoto del 1693 e presenta un intricato labirinto di strade strette, piazze affascinanti e magnifici palazzi.

Cavagrande del Cassibile

Cavagrande del Cassibile è una spettacolare riserva naturale situata nella parte sud-orientale della Sicilia, a 30 chilometri da Siracusa. Questo affascinante angolo di paradiso è caratterizzato da gole mozzafiato, cascate, laghetti e una ricca vegetazione mediterranea.

Cavagrande del Cassibile - Siracusa Cavagrande del Cassibile - Siracusa
Cavagrande del Cassibile – Siracusa (foto iStock)

La riserva si estende su una superficie di circa 2700 ettari lungo la valle del fiume Cassibile. Il suo punto di forza sono le incantevoli gole che si sono formate nel corso dei secoli grazie all’azione erosiva del fiume. Le gole di Cavagrande offrono paesaggi spettacolari, con pareti rocciose che si innalzano per diversi metri, creando un ambiente selvaggio e affascinante. Lungo il percorso delle gole, si possono ammirare cascate, laghetti dalle acque cristalline e piscine naturali, perfette per fare il bagno e rinfrescarsi nelle calde giornate estive.

Per visitare Cavagrande del Cassibile, è possibile percorrere diversi sentieri escursionistici che consentono di esplorare l’area in modo sicuro e responsabile. I sentieri sono ben segnalati e offrono diverse opzioni di percorso, adatti a tutti i livelli di esperienza e preparazione fisica. Durante l’escursione, si potranno ammirare panorami mozzafiato sulle gole, scoprire i laghetti nascosti e godersi la pace e la tranquillità della natura circostante.

Marzamemi

Marzamemi è un incantevole borgo marinaro a circa 54 chilometri da Siracusa. Questo villaggio di pescatori è un vero gioiello nascosto, che affascina i visitatori con il suo fascino tradizionale, le sue stradine acciottolate e il suo carattere autentico. La tonnara (ormai dismessa) è il simbolo del borgo ma il cuore pulsante di Marzamemi è rappresentato dalla piazza principale, piazza Regina Margherita, circondata da edifici storici e pittoresche trattorie. Qui è possibile sedersi all’aperto e gustare deliziosi piatti a base di pesce fresco, come il famoso couscous di pesce, una specialità locale che vale assolutamente la pena provare.

pescatore al porto di Balata-Marzamemipescatore al porto di Balata-Marzamemi
pescatore al porto di Balata-Marzamemi (foto Jorge Basurto)

Ma la vera bellezza di Marzamemi si trova nel suo affascinante porticciolo e nei suoi vicoli pittoreschi.

Anche le spiagge di Marzamemi sono di rara bellezza. La più famosa è la Spiaggia della Fossa, con le sue acque cristalline e il suo fondale sabbioso. Qui è possibile rilassarsi al sole, fare una nuotata rinfrescante o semplicemente ammirare il panorama mozzafiato.

Questi sono solo alcuni dei luoghi da visitare nei dintorni di Siracusa. La regione circostante offre una grande varietà di attrazioni che soddisferanno i gusti di tutti, dai patrimoni culturali alle bellezze naturali.

Dove mangiare a Siracusa

Fratelli Burgio Salumeria

Fratelli Burgio Salumeria SiracusaFratelli Burgio Salumeria Siracusa
Fratelli Burgio Salumeria

All’interno del mercato all’aperto di Ortigia, trovate questa salumeria che è molto di più di una semplice negozio. Aperta dal 1978, qui si possono assaggiare formaggi e salumi pregiati, oltre che a tante specialità della tradizione siciliana.

Un posto perfetto per una sosta gourmet a pranzo: accomodatevi a uno dei tavoli all’esterno e non perdete l’occasione di assaggiare il tagliere di mare o di terra, da annaffiare con un buon calice di vino, da scegliere tra più di 200 etichette.

Don Camillo

Salotto buona della città dal 1985, questo ristorante propone un’ evoluzione della cucina del territorio, all’insegna delle materie prime, con piatti firmati dalla Chef Giovanni Guarnieri.

Da non perdere lo “Spaghetto delle sirene”, con gamberi e ricci di mare, e il dessert “Oltre la Don Camillo”, con pistacchi, arance e cioccolato.

Si può ordinare alla carta, ma ci sono anche vari menu degustazione, che spaziano dal pesce ai prodotti del territorio, fino ai piatti più famosi del ristorante. La carta dei vini è ricchissima e ha ricevuto più di un riconoscimento.

Il Tiranno Caportigia Restaurant

All’interno di un boutique hotel nel cuore di Ortigia, questo ristorante gourmet ha una splendida vista sul giardino del foro siracusano. Guidato dalla chef Valentina Galli, offre piatti sofisticati di carne e di pesce, preparati con maestria e passione.


Dove dormire a Siracusa

Palazzo Artemide

Palazzo Artemide

Incastonato per due lati tra la Cattedrale e l’Arcivescovado, nel cuore di Ortigia, l’ex hotel Roma cambia identità e diventa Palazzo Artemide. Un rinnovamento firmata VRetreats, brand di hôtellerie di VOIhotels, che ha rivisitato la struttura in chiave contemporanea, rispettando la sua identità originaria.

La pietra calcarea, usata per i templi greci ed i palazzi barocchi e ancora oggi motivo dominante dell’edificio, ma anche i cortili ‘segreti’ tradizionali ereditati dall’architettura araba e le volte a ‘dammuso’ in tufo, sono stati valorizzarli a pieno.

Per immergervi nella magica atmosfera del centro storico, potete prenotare una delle 40 camere, tra cui 7 suite, elegantemente arredate e dotate di ogni comfort.

Anche il ristorante e il bar hanno avuto un restyling e un nuovo naming: Amunì. Qui, dalla colazione alla cena, potete assaggiare il meglio della cucina siciliana  nella meravigliosa Piazza Minerva, per ammirare le colonne doriche del Tempio di Atena, gustando un drink o una delle sfiziose proposte.

Ortea Palace Hotel, Sicily, Autograph Collection

Ortea Palace Hotel, Sicily, Autograph Collection

Questo elegante palazzo del 1900, conosciuto come “Palazzo delle Poste”, è un hotel stellato che offre 75 camere e suite con vista sul Porto Piccolo e sul Golfo di Ortigia.

Per vivere esperienze gastronomiche all’insegna del gusto e dei sapori locali, ci sono 4 ristoranti e bar, anche con vista. Mentre chi cerca un momento benessere può prenotare all’Ortea spa, un’oasi di relax con una piscina interna e la palestra.

Donna Coraly

Donna Coraly

Nella campagna di Siracusa, questo country boutique di lusso è una dimora elegante, che ospita 10 suite con giardino o patio privato.

Un indirizzo di charme, che permette agli ospiti di vivere l’hotel come una casa, trascorrendo giornate all’insegna del relax e della quiete. Si è infatti avvolti da un lussureggiante giardino botanico, con una piscina termale e un orto con piante officinali, un parco di 5000 mq accessibile direttamente dai giardini privati delle suite.

Il ristorante La Zaituna, ricavato dall’antico frantoio, mixa l’eccellenza della materia prima con la tradizione siciliana ed è guidato dallo Chef siciliano Vincenzo Di Falco.

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(a cura di Dario Raffaele  e Veronica Mazza )

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