La Via de la Plata (o Cammino del Sud Est) è uno dei più antichi e affascinanti percorsi del Cammino di Santiago, che si snoda attraverso la Spagna da Sud a Nord, partendo da Siviglia e terminando a Santiago de Compostela. Questa rotta, che è una delle dieci ufficialmente riconosciute del Cammino di Santiago, è lunga circa 960 chilometri e attraversa una varietà di paesaggi, culture e monumenti storici che rendono ogni tappa un’esperienza culturale e spirituale.
L’Ufficio del Pellegrino colloca la Via de la Plata al settimo posto tra i Cammini per partecipazione di viandanti (quasi 8.000 nel 2023 contro i 220.000 del Cammino francese che resta quello più seguito).
Le regioni attraversate dalla Via de la Plata e durata del percorso
La via de la Plata si compone di 38 tappe lungo l’itinerario principale. Inoltre questo cammino offre un affascinante percorso alternativo da A Gudiña sino a Ourense, che passa per le località di Verín, Xinzo de Limia e Allariz. Questo itinerario, più lungo e meno frequentato, regala al pellegrino la possibilità di scoprire luoghi di grande bellezza naturale e culturale, offrendo un’esperienza unica e immersiva nel cuore della Galizia.
In totale sono quattro le regioni attraversate: Andalusìa, Extremadura, Castilla y Lèon, Galizia.
Supponendo una media di 25-30 km al giorno, il tempo necessario per completare la Via de la Plata è approssimativamente tra i 35 e i 40 giorni. Questo ovviamente dipende dal ritmo del pellegrino e dalle pause necessarie per riposare e visitare le varie attrazioni lungo il percorso.
Suddivisione giornaliera
- Siviglia – Zafra: Circa 6-7 giorni
- Zafra – Cáceres: Circa 5-6 giorni
- Cáceres – Salamanca: Circa 6-7 giorni
- Salamanca – Zamora: Circa 3-4 giorni
- Zamora – Ourense: Circa 8-9 giorni
- Ourense – Santiago de Compostela: Circa 5-6 giorni
GUARDA ANCHE: Cammino di Santiago: tutto quello che c’è da sapere
Cosa vedere lungo la Via de la Plata
La Via de la Plata offre un viaggio straordinario attraverso la Spagna meridionale e occidentale. Questo itinerario non solo collega città importanti come Siviglia e Salamanca, ma attraversa anche una moltitudine di borghi pittoreschi e paesaggi naturali mozzafiato che arricchiscono l’esperienza del pellegrinaggio.
Siviglia, punto di partenza del Cammino
Il viaggio inizia a Siviglia, città vibrante e capitale dell’Andalusia che accoglie i pellegrini con la sua magnifica cattedrale, la terza più grande del mondo, e la Giralda, un antico minareto convertito in campanile. L’Alcázar di Siviglia, un palazzo reale ancora in uso, rappresenta un esempio straordinario di architettura mudéjar. Le strade acciottolate del quartiere di Santa Cruz, con i loro vicoli stretti e le piazze ombreggiate, offrono un preludio perfetto alla lunga avventura che attende i pellegrini.
Prima tappa: da Siviglia a Zafra
Lungo la Via de la Plata, il tratto che va da Siviglia a Zafra offre una serie di incantevoli borghi e paesaggi naturali che meritano di essere esplorati. Guillena, il primo paese dopo Siviglia, è noto per il Parco Naturale Sierra Norte, dove i pellegrini possono godere di splendide passeggiate immersi nella natura. Proseguendo, si giunge a Castilblanco de los Arroyos, famoso per la chiesa di San Benito Abad e il pittoresco ambiente rurale che lo circonda.
Almadén de la Plata, con le sue case bianche e stradine strette, è un tipico borgo andaluso che offre tranquillità e autenticità.
El Real de la Jara, con il suo castello medievale, permette di immergersi in un’atmosfera storica unica.
Monesterio è celebre per il suo prosciutto iberico, e una visita al Museo del Jamón è d’obbligo per comprendere la tradizione locale.
Infine, Fuente de Cantos offre l’opportunità di visitare la casa-museo del celebre pittore Francisco de Zurbarán, aggiungendo un tocco artistico al pellegrinaggio.
Camminando verso Nord, si arriva a Zafra, spesso soprannominata la “Piccola Siviglia” per l’architettura simile. Questo borgo affascinante è noto per la Plaza Grande e la Plaza Chica, due piazze collegate da un arco pittoresco. Il Castello dei Duchi di Feria, che oggi ospita un parador (un hotel di lusso in un edificio storico), domina il panorama con la sua maestosità. Passeggiando per le strade di Zafra, i pellegrini possono apprezzare le case bianche adornate con balconi in ferro battuto, caratteristiche dell’architettura andalusa.
VEDI ANCHE: Pellegrinaggio al Santuario de la Virgen de la Cabeza
Seconda tappa, da Zafra a Mérida
Proseguendo il cammino verso Nord si arriva a Villafranca de los Barros, conosciuta come “la città della musica”, che accoglie i viaggiatori con i suoi vasti vigneti e le cantine che producono vini di alta qualità. Una visita al Museo Histórico-Etnográfico permette di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. Camminando per quasi 27 km si arriva a Torremejía, dove spicca la possente torre medievale da cui il paese prende il nome. Qui, i pellegrini possono visitare la chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione e ammirare le caratteristiche case signorili.
Continuando lungo la Via de la Plata, si giunge a Mérida, città che è un vero tesoro archeologico. Fondata nel 25 a.C. dall’imperatore Augusto, Mérida ospita alcuni dei resti romani meglio conservati della Spagna. L’anfiteatro romano, il teatro romano e il Tempio di Diana sono solo alcune delle attrazioni che trasportano i visitatori indietro nel tempo. Il Museo Nazionale di Arte Romana, progettato dal celebre architetto Rafael Moneo, è una tappa obbligata per comprendere la grandiosità di questa antica città.
Terza tappa, da Mérida a Cáceres
Tra Mérida e Cáceres s’incontra un altro piccolo borgo: Alcuéscar. Qui è imperdibile la visita alla Basílica de Santa Lucía del Trampal, una rara testimonianza di architettura visigota perfettamente conservata.
Cáceres, con il suo centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresenta una delle città meglio conservate del Medioevo in Spagna. È la prima grande città che si incontra dopo Mérida (da cui dista poco meno di 80 km). Le sue stradine lastricate, le mura fortificate e le torri di avvistamento offrono un ambiente suggestivo per i pellegrini. La Plaza Mayor, il cuore pulsante della città, è circondata da edifici storici come la Torre del Bujaco e la Casa de los Golfines de Abajo. Perdendosi tra i vicoli di Cáceres, i pellegrini possono assaporare l’atmosfera di un’epoca lontana, arricchita da numerosi palazzi e chiese antiche.
Quarta tappa, da Cáceres a Salamanca
La tappa della Via de la Plata che si estende da Cáceres a Salamanca è ricca di cittadine affascinanti e paesaggi suggestivi. Alconétar è noto per i resti di un ponte romano, antica testimonianza dell’ingegneria dell’Impero. Galisteo sorprende con le sue mura almohadi ben conservate, offrendo un affascinante viaggio nel passato moresco.
Oliva de Plasencia è un tranquillo villaggio in cui ammirare la splendida chiesa di San Blas e godere dell’atmosfera serena delle sue strade. Aldeanueva del Camino, con le sue terme romane, offre un tocco di relax e storia. Anche Calzada de Béjar affascina con il suo passato romano riconoscibile nelle antiche strade lastricate.
Fuenterroble de Salvatierra è un punto di incontro per i pellegrini, famoso per la sua accogliente ospitalità e la chiesa parrocchiale.
Infine, San Pedro de Rozados offre tranquillità e bellezze rurali con la sua architettura tradizionale e il paesaggio circostante, rendendo questa tappa un ricco mosaico di cultura, storia e natura.
Percorsi altri 25 km si arriva a Salamanca, famosa per la sua università, una delle più antiche d’Europa, questa città è un’altra tappa fondamentale lungo la Via de la Plata. La Plaza Mayor di Salamanca è considerata una delle piazze più belle della Spagna, un luogo di incontro e vivacità. La Cattedrale Nuova e la Cattedrale Vecchia, una accanto all’altra, offrono un contrasto affascinante tra stili architettonici
. L’Università di Salamanca, con la sua facciata ornata e la famosa “rana”, un piccolo dettaglio che gli studenti cercano come buon auspicio prima di un esame. Questa è diventata simbolo della città nonché del sapere e della cultura.
Quinta tappa, da Salamanca a Zamora
Nel tratto della Via de la Plata che va da Salamanca a Zamora, i pellegrini attraversano paesaggi rurali ricchi di vigneti e borghi pittoreschi. El Cubo de la Tierra del Vino è uno di questi, rinomato per la produzione vinicola, qui è possibile visitare cantine locali e degustare vini tipici della regione.
Proseguendo il cammino per 33 km arriviamo a Zamora. Qui i pellegrini troveranno una città ricca di storia medievale, con oltre 20 chiese romaniche che le hanno valso il soprannome di “Museo del Romanico”.
La Cattedrale di Zamora, con la sua cupola bizantina, è un capolavoro architettonico imperdibile, mentre il Castello di Zamora offre viste panoramiche spettacolari sul fiume Duero e la città stessa. Passeggiando per il centro storico, si può ammirare la bellezza delle antiche mura e delle strette vie acciottolate, che rendono Zamora una tappa affascinante e culturalmente ricca del cammino.
GUARDA ANCHE: Cammino di Santiago: tutto quello che c’è da sapere
Sesta tappa, da Zamora a A Gudiña
La prima città che si incontra, a 20 km da Zamora, è Montamarta. Questa accoglie i pellegrini con la sua suggestiva chiesa di San Miguel Arcángel, situata in una posizione panoramica. Granja de Moreruela è famosa per le rovine del monastero di Santa María, un antico monastero cistercense che offre un’atmosfera di pace e riflessione.
La successiva città lungo il Cammino è Tábara con la chiesa romanica di Santa Maria e un museo al suo interno in cui sono custoditi preziosi manoscritti antichi. A Santa Marta de Tera (borgo di appena 200 abitanti) i pellegrini possono ammirare la chiesa di Santa Marta, con la statua del Cristo pellegrino, considerata una delle più antiche rappresentazioni di San Giacomo come pellegrino.
GUARDA ANCHE: Fare il Cammino di Santiago aumenta la tua felicità
Altri paesi che si incontrano lungo il cammino della Via della Seta sono Mombuey e Puebla de Sanabria. Quest’ultima è famosa per il castello dei Conti di Benavente, le case in pietra e il lago di Sanabria, il più grande lago glaciale della Spagna. Compiuti altri 30 km si arriva a Lubián che offre viste spettacolari sui monti e un tranquillo rifugio nella natura. Infine, A Gudiña segna l’ingresso in Galizia e offre una calda accoglienza con la sua tradizionale architettura galiziana e il bellissimo paesaggio collinare, preparando i pellegrini all’ultima parte del loro cammino verso Santiago.
Settima tappa, la Via de la Plata in Galizia
Da A Gudiña verso Ourense è possibile percorrere due strade, entrambe ricche di monumenti e paesaggi affascinanti.
Da A Gudiña a Ourense (primo percorso)
Il primo percorso della Via de la Plata che va da A Gudiña a Ourense attraversa paesaggi montani e borghi autentici, offrendo ai pellegrini un’esperienza di grande bellezza naturale e storica. Laza è un piccolo borgo noto per il suo affascinante Carnevale tradizionale e la chiesa di San Xoan, che presenta elementi architettonici romanici. I pellegrini possono anche godere delle sorgenti termali naturali della zona, perfette per un momento di relax.
Vilar de Barrio, con il suo ambiente rurale tranquillo, offre una tappa piacevole con la sua chiesa parrocchiale di San Pedro e i sentieri circostanti immersi nella natura galiziana. Arrivando a Ourense, i pellegrini scoprono una città ricca di storia e cultura, famosa per le sue acque termali e non solo (di Ourense parleremo più approfonditamente nel prossimo paragrafo).
Da A Gudiña a Ourense (percorso alternativo)
Da A Gudiña, come detto, ha inizio un affascinante percorso alternativo in Galizia che passa per le città di Verìn, Xinzo de Limia e Allariz prima di giungere a Ourense.
Verìn
Verín è il primo borgo di rilievo lungo il cammino. A soli 15 km dal confine con il Portogallo, questo paese è un crocevia dove la Via de la Plata incrocia il Cammino Portoghese. Verín è dominata dal maestoso Castello di Monterrey, una fortezza medievale che offre viste panoramiche sulla valle del Támega. La visita al castello è un’immersione nella storia, con le sue torri e le antiche mura che raccontano storie di difesa e potere. Nei pressi di Verín, merita una visita la Cantina Gargalo di Roberto Verino, dove si possono degustare vini pregiati e apprezzare la viticoltura locale.
GUARDA ANCHE: Il Cammino di Santiago: tappe e curiosità
Xinzo de Limia
Proseguendo il cammino, si arriva a Xinzo de Limia, un borgo noto per il suo vivace Museo Galego do Entroido. Il museo celebra la tradizione del Carnevale galiziano, una delle feste più sentite e antiche della regione, con maschere, costumi e rituali che affondano le radici nella cultura locale. Il Carnevale di Xinzo de Limia, con le sue sfilate e le sue danze, è un’esperienza unica che attira visitatori da tutta la Spagna.
Allariz
Allariz è una gemma nascosta lungo il cammino, famosa per il suo centro storico ben conservato e per la Ruta de Santa Mariña, che conduce alla basilica incompiuta e ai suggestivi bagni di vapore celtici. Questi antichi bagni rappresentano una testimonianza dell’occupazione celtica della zona e offrono un’idea delle pratiche termali ancestrali. Inoltre, il Convento di Santa Clara ospita un interessante museo di arte sacra, dove si possono ammirare la Virgen Abrideira, una Madonna che si apre per rivelare altre figure religiose, e una splendida croce di cristallo risalente alla fine del XIII secolo.
Ourense
Infine, giunti a Ourense, i pellegrini possono esplorare la magnifica Cattedrale di San Martiño, con il suo imponente Portico del Paradiso, una struttura gotica che incanta con i suoi dettagli scultorei e la sua aura mistica. Le Terme di As Burgas, situate nel cuore della città, offrono ai visitatori l’opportunità di rilassarsi nelle acque termali naturali, seguendo una tradizione che risale all’epoca romana. Questo tratto del cammino combina meravigliosamente storia, cultura e natura, rendendo ogni passo un’esperienza memorabile verso la meta finale.
Ottava tappa, da Ourense a Santiago de Compostela
L’ultimo tratto della Via de la Plata da Ourense a Santiago de Compostela è lungo poco più di cento km. Cea è il primo paese che si incontra. Questo borgo è celebre per il suo pane artigianale IGP, il “Pan de Cea”, considerato uno dei migliori del mondo. Una visita al villaggio permette di assaporare questo prodotto tipico e di esplorare la Chiesa di Santa Maria la Real, bell’esempio di architettura romanica.
GUARDA ANCHE: Il Cammino di Santiago: lungo la costa del Portogallo
Non lontano da qui, s’incontra il Monastero di Oseira, conosciuto come “l’Escorial della Galizia”, è una tappa imperdibile per la sua grandiosità architettonica e la sua tranquillità spirituale, offrendo un luogo di pace e riflessione ai pellegrini.
Subito dopo incontriamo Laxe che, con il suo ambiente rurale incontaminato, offre panorami pittoreschi e una piacevole pausa immersa nella natura. Infine si passa per Ponte Ulla, situata vicino al ponte romano-medievale che attraversa il fiume Ulla, un’opera ingegneristica affascinante che collega le sponde del fiume, offrendo una vista unica.
Qui, i pellegrini possono visitare la Chiesa di Santa María Magdalena, un luogo di culto sereno e pieno di storia, che segna quasi l’arrivo alla meta finale di Santiago de Compostela. Questo tratto finale del cammino è un crescendo di bellezze naturali e storiche che preparano il pellegrino all’emozionante arrivo nella città sacra.
GUARDA ANCHE: Viaggio nelle Asturie: gli spettacolari Cammini di Santiago
Santiago de Compostela
Arrivare a Santiago di Compostela, dopo aver percorso la Via de la Plata, è un momento carico di emozioni indescrivibili per ogni pellegrino. Mesi di cammino, fatica e riflessione culminano in una vista che ripaga ogni sforzo: la maestosa Cattedrale di Santiago. Le sue torri gemelle svettano nel cielo galiziano, annunciando già da lontano ai viandanti che la meta è finalmente raggiunta.
Entrando nella Plaza del Obradoiro, il pellegrino è sopraffatto dall’architettura barocca della facciata della cattedrale, con il celebre Portico della Gloria (visitabile all’interno) che racconta storie bibliche scolpite nella pietra. Sempre all’interno della Cattedrale non passa inosservato il Botafumeiro, un enorme incensiere oscillante. La Cripta di San Giacomo (Santiago in spagnolo), dove riposano le reliquie dell’apostolo, è un punto di profonda spiritualità.
La città, con le sue stradine acciottolate, offre altri tesori come il Monastero di San Martiño Pinario, l’Hostal dos Reis Católicos, e il Parco dell’Alameda, da cui si gode una vista spettacolare sulla cattedrale.
L’ufficio del pellegrino
L’Ufficio del Pellegrino a Santiago de Compostela è il luogo dove i pellegrini concludono formalmente il loro cammino. Situato vicino alla Cattedrale, questo ufficio accoglie i viandanti che hanno percorso almeno 100 km a piedi o 200 km in bicicletta, verificando i timbri raccolti sulla credencial, il passaporto del pellegrino. Qui, i pellegrini ricevono la Compostela, un certificato in latino che attesta il completamento del pellegrinaggio.
Oltre a questo documento, l’Ufficio del Pellegrino offre informazioni e assistenza ai viandanti, fornendo anche mappe e consigli utili per esplorare la città di Santiago. La Compostela non è solo un riconoscimento formale del cammino compiuto, ma un simbolo di realizzazione personale e spirituale, celebrando la fine di un viaggio fisico e interiore ricco di significato. Santiago di Compostela non è solo una meta, ma un’esperienza di bellezza, fede e storia che segna indelebilmente ogni pellegrino.
GUARDA ANCHE: Cammino di Santiago: i sei percorsi
Altre cose da sapere su la Via de la Plata
Sono tante le cose da sapere sul Cammino di Santiago e la Via de la Plata. Dalla sua origine e la simbologia che vi sta dietro, al circuito degli ostelli, sino al dettaglio chilometrico tappa per tappa (per costruirsi il proprio personale percorso).
L’origine del nome
Il cammino de la Via de la Plata, che ripercorre l’antica strada romana che univa Emerita Augusta (oggi Mérida) a Asturica Augusta (oggi Astorga), deve il suo nome – secondo una prima teoria – al fatto che questa via fosse stata al centro del commercio dell’argento (“plata” in spagnolo) che veniva estratto nelle Asturie e giungeva sino al Sud della Spagna e a Siviglia. In realtà oggi è prevalente la teoria che il nome derivi dal termine arabo “Bal’latta”, che indicava la via lastricata che da Sud arrivava sino al Nord.
I segnali lungo la Via de la Plata
La conchiglia e la freccia gialla sono guide essenziali per i pellegrini lungo la Via de la Plata. La conchiglia, spesso rappresentata come una stilizzazione della capasanta, è un emblema antico del pellegrinaggio, simboleggiando sia il punto di arrivo a Santiago che la diversità di percorsi che convergono verso una meta comune. Si trova su segnali, pietre miliari, zaini dei pellegrini e nei loghi degli ostelli. La freccia gialla, introdotta da Padre Elías Valiña, è dipinta su strade, muri, alberi ed edifici lungo tutto il cammino, guidando i pellegrini con chiarezza e semplicità attraverso villaggi, città e campagne. Entrambi i simboli servono a rassicurare e orientare i pellegrini, rendendo più sicuro e percorribile il viaggio verso Santiago de Compostela.
Gli ostelli “simbolo” del Cammino
Gli ostelli lungo il Cammino di Santiago, noti come “albergues”, rappresentano molto più che semplici luoghi di riposo per i pellegrini. Essi incarnano lo spirito di accoglienza e solidarietà che caratterizza il cammino, offrendo rifugio e ristoro dopo lunghe giornate di marcia. Gli ostelli sono gestiti da comuni, associazioni religiose o privati, e funzionano con una logica di prima arrivato, prima servito.
Offrono sistemazioni essenziali ma confortevoli, spesso con letti a castello in dormitori condivisi, bagni comuni e cucine dove i pellegrini possono prepararsi i pasti. In molti di questi luoghi, i pellegrini trovano non solo un letto e una doccia calda, ma anche la possibilità di condividere esperienze e storie con altri viandanti, creando legami che possono durare tutta la vita. Gli ostelli sono quindi una componente fondamentale del Cammino di Santiago, fornendo non solo necessità pratiche, ma anche un senso di comunità e appartenenza.
Gli ostelli lungo la Via de la Plata
Queste sono le località che dispongono di ostelli per i pellegrini lungo la Via de la Plata.
Siviglia (Andalusia): Siviglia, Guillena, Castilblanco de los Arroyos, Almadén de la plata
Badajoz (Extremadura): Monesterio, Fuente de Cantos, Zafra, Villafranca de los Barros, Almendralejo, Torremejia, Mérida, Calzadilla de los Barros, Los Santos de Maimona, Almendralejo.
Caceres (Extremadura): Alcuéscar, Valdesalor, Casar de Caceres, Caceres, Galisteo, Aldeanueva del Camino, Baños de Montemayor
Salamanca (Castilla e Leon): Puerto de Béjar, Calzada de Béjar, Valdelacasa, Fuenterrobles de Salvatierra
Zamora (Castilla e Leon): Villanueva de Campeàn, Rionegro del Puente, Mombuey
Ourense (Galizia): Vilavella, A Gudiña, Laza, Vilar de Barrio, Verìn, Monterrei, Vila de Rei, Sandiàs, Monasterio di Santa Clara (Allariz), Convento di San Francesco (Ourense), San Cristovo de Cea
Santiago de Compostela (Galizia): Ostello Monte do Gozo, Ostello San Làzaro
Le distanze chilometriche tappa per tappa
Per chi voglia costruirsi il proprio personale percorso, riportiamo le distanze chilometriche tra i 38 borghi che rientrano nella Via de la Plata. L’inizio del percorso, lo ricordiamo, è Siviglia, capitale dell’Andalusia.
Siviglia – Guillena (22,2 km)
Guillena – Castilblanco de los Arroyos (19 km)
Castilblanco de los Arroyos – Almadén de la Plata (29,5 km)
Almadén de la Plata – El Real de la Jara (16,6 km)
El Real de la Jara – Monesterio (20,7 km)
Monesterio – Fuente de Cantos (21,9 km)
Fuente de Cantos – Zafra (26,1 km)
Zafra – Villafranca de los Barros (20,7 km)
Villafranca de los Barros – Torremejìa (27,6 km)
Torremejìa – Mérida (16,1 km)
Mérida – Alcuéscar (38,4 km)
Alcuéscar – Càceres (39,4 km)
Càceres – Alconétar (35 km)
Alconétar – Galisteo (38,5 km)
Galisteo – Oliva de Plasencia (29 km)
Oliva de Plasencia – Aldeanueva del Camino (25 km)
Aldeanueva del Camino – Calzada de Béjar (22,3 km)
Calzada de Béjar – Fuenterroble de Salvatierra (20,3 km)
Fuenterroble de Salvatierra – San Pedro de Rozados (29,6 km)
San Pedro de Rozados – Salamanca (24,8 km)
Salamanca – El Cubo de la Tierra del Vino (25,4 km)
El Cubo de la Tierra del Vino – Zamora (33 km)
Zamora – Montamarta (18,8 km)
Montamarta – Granja de Moreruela (21,8 km)
Granja de Moreruela – Tàbara (26 km)
Tàbara – Santa Marta de Tera (23 km)
Santa Marta de Tera – Mombuey (36 km)
Mombuey – Puebla de Sanabria (33 km)
Puebla de Sanabria – Lubiàn (31,2 km)
Lubiàn – A Gudiña (23,5 km)
A Gudiña – Laza (34,4 km)
Laza – Vilar de Barrio (20,1 km)
Vilar de Barrio – Ourense (35,3 km)
Ourense – Cea (21,6 km)
Cea – Dozòn (16,2 km)
Dozòn – Laxe (18,8 km)
Laxe – Ponte Ulla (29,4 km)
Ponte Ulla – Santiago de Compostela (20,3)
Percorso alternativo A Gudiña – Ourense
A Gudiña – Verìn (34 km)
Verìn – Xinzo (33 km)
Xinzo – Allariz (20 km)
Allariz – Ourense (25 km)
Link utili per il pellegrino
Informazioni pratiche: www.xacobeo.es
Asociaciòn gallega de amigos del Camino de Santiago: www.amigosdelcamino.com
Informazioni Chiesa Cattolica: www.pregrinossantiago.com
Federaciòn Espanola de Amigos del Camino de Santiago: www.caminodesantiago.org
DoveViaggi è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato