Marina di Patti, cosa vedere e dove andare nei dintorni

In pochi sanno che Giuseppe Garibaldi sbarcò proprio a Marina di Patti nel lontano 1860. Fu così che il comune venne annesso al Regno d’Italia. L’episodio è ricordato da un monumento celebrativo, che si incontra passeggiando sul lungomare. In realtà, oggi la cittadina si divide in due parti: c’è Patti Vecchia, con il suo centro storico medievale, e c’è Patti Marina, cuore della movida, della vita notturna e nota meta balneare.

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Monumento Giuseppe Garibaldi Marina di PattiMonumento Giuseppe Garibaldi Marina di Patti
Monumento in onore di Giuseppe Garibaldi sul lungomare di Marina di Patti, in Sicilia (iStock)

Marina di Patti, dove si trova

Dove si trova Marina di Patti? Nel nord della Sicilia, verso est, si apre il Golfo di Patti. Tra Capo Milazzo e Capo Calavà, in provincia di Messina, il comune di Patti si allunga dalla costa – dove diventa Marina di Patti, o Patti Marina – all’area più interna, protetta dalla catena montuosa dei Nebrodi.

La sua frazione più famosa è Tindari, che vanta origini antichissime. Rinomata per le sue meraviglie naturali, venne fondata nel IV secolo a.C. dal tiranno Dionisio di Siracusa.

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Marina di Patti: cosa vedere e cosa fare

Spiaggia Marina di Patti, SiciliaSpiaggia Marina di Patti, Sicilia
La spiaggia libera di Marina di Patti, Sicilia (iStock)

Patti Marina, le spiagge più belle

Acque calme e limpide abbracciano Marina di Patti tutto l’anno, grazie alla posizione strategica del litorale, incastonato al centro del Golfo.

Oltre dieci chilometri di spiagge libere ed attrezzate corrono sul Tirreno, dove l’estate, si sa, dura più a lungo che in altre destinazioni marittime. Il caldo resiste talvolta fino a novembre e si fa sentire già in primavera. Sul lungomare si contano bar e ristoranti a non finire, oltre a negozietti caratteristici.

C’è chi fa a gara ad arrivare a nuoto allo Scoglio di Patti, dove lo snorkeling è d’obbligo per gli appassionati e chi si rilassa sul bagnasciuga, godendosi il sole. Le aree parcheggio in prossimità dei lidi non mancano, ma raggiungere la spiaggia è semplice anche partendo dal borgo vecchio, con una passeggiata di 20 minuti.

Marina di PattiMarina di Patti
La spiaggia di Mongiove (Dove) 

Procedendo verso est, i più avventurieri possono cimentarsi nel percorso dalla spiaggia di Mongiove ai giganteschi faraglioni che spiccano in mare. Basta superare a piedi Grotte Beach e, oltre a qualche caletta nascosta, lo spettacolo delle aperture rocciose che emergono dall’acqua sarà sorprendente.

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Da Marina di Patti bastano poi venti minuti d’auto per godersi una delle spiagge più belle della Sicilia settentrionale. A chiudere il golfo, a Capo Calavà, si apre la spiaggia del Bue. Acque turchesi accerchiate da promontori selvaggi dominano la scena.

Isole EolieIsole Eolie
Vista panoramica delle isole Eolie (iStock)

Ma le protagoniste del paesaggio sono le Isole Eolie all’orizzonte. Per assicurarsi il posto bisogna mettere la sveglia al mattino presto: una volta trovato uno dei pochi posti auto disponibili nelle vicinanze, un breve sentiero in discesa è l’ultima tappa dell’itinerario per il paradiso terrestre.

Patti Vecchia: borgo storico e siti d’interesse

Che salita, quella alla Cattedrale di San Bartolomeo… Ma lo scorcio panoramico che regala ripaga di ogni fatica. La chiesa, eretta nel 1094, è collocata su un’altura del centro storico, accanto a un palazzo vescovile.

Voluta dal Gran Conte Ruggero I d’Altavilla, vi riposa all’interno la moglie Regina Adelasia. Da visitare, soprattutto per ammirare la facciata gotica, che presenta un’elegante decorazione fatta di componenti di origine lavica.

Patti Vecchia è caratterizzata dalla presenza di numerose chiese, tra cui quella di San Michele Arcangelo e la Parrocchia di San Nicolò di Bari.

L’ex Convento San Francesco, recentemente oggetto di restauro, ospita ora il Museo di Antiche Ceramiche Pattesi. Basta perdersi tra i vicoli medievali e lasciarsi incantare dai palazzi ottocenteschi per fare un salto indietro nel tempo.

Scendendo a Patti Marina ecco invece spuntare due ville. La prima, su via Mustazzo, è Villa Pisani. Si tratta di una residenza nobiliare dell’Ottocento, sede della Biblioteca Comunale. La seconda, poco lontano dal lungomare, è la Villa Romana, che custodisce i resti di una dimora storica impreziosita da mosaici.

Vista su Tindari: Santuario, Parco Archeologico e RiservaVista su Tindari: Santuario, Parco Archeologico e Riserva
Vista su Tindari, sul mare: Santuario, Parco Archeologico e Riserva naturale (iStock)

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Tindari, un gioiello sul mare

Non c’è dubbio che Tindari sia la perla del Golfo di Patti. Sarà per l’azzurro splendente del Mar Tirreno, o per il profumo della natura che cresce in libertà e per il Parco Archeologico, dove si respira una storia millenaria. Tindari venne fondata nel 396 a.C., dopo la Prima Guerra Punica, passando poi in mano ai romani e, infine, agli arabi, che la distrussero in gran parte.

Della colonia greca sopravvisse l’acropoli su cui si trova il Santuario della Madonna Nera, conosciuto per la statua lignea della Vergine che si dice provenga dall’antico Oriente.

L’interno dell’edificio, ricostruito nel secolo scorso, è spettacolare; dalla tela con raffigurato Il Trionfo della Madonna a ridosso della volta, alle colonne in marmo bianco della navata.

La riserva naturale dei laghetti di Marinello vista dall’alto 

A nord si apre un grande loggiato, da cui si distinguono chiaramente i Laghetti di Marinello, che fanno parte di una Riserva Naturale e si raggiungono percorrendo un sentiero panoramico. Tra le più incantevoli della Sicilia, la Riserva è, come tante altre, priva di punti ristoro all’interno e di lidi attrezzati, ma offre una vastissima spiaggia libera sotto la rocca.

Di origine greca – con modifiche successive di epoca romana – è il Parco Archeologico di Tindari, che accoglie tesori come il Teatro Romano, un Antiquarium e resti di antiche terme e ville. Sullo sfondo, si staglia il profondo blu del mare.

Marina di Patti e dintorni, luoghi vicini da visitare

Capo d’Orlando

Sul promontorio di Capo d’Orlando si distinguono un faro dalle sfumature rossicce, i resti di un castello – la leggenda narra sia stato costruito per ordine di Carlo Magno – e il Santuario di Maria Santissima.

Lo sperone roccioso svetta sul Tirreno, in direzione delle isole Eolie. È il simbolo incontrastato della destinazione, famosa per le sue spiagge e le acque trasparenti, che invogliano a tuffarsi e fare snorkeling. Sparsi per le vie del centro, si nascondono siti d’interesse come l’Antiquarium e ville d’epoca.

Capo d'Orlando SiciliaCapo d'Orlando Sicilia
Vista sul mare da un ristorante a Capo d’Orlando, Sicilia (iStock)

Una curiosità dal gusto letterario: il famoso romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è stato in parte scritto dall’autore proprio a Capo d’Orlando. Il comune si trova a circa 30 chilometri ad ovest da Marina di Patti.

Milazzo SiciliaMilazzo Sicilia
Milazzo e cittadella fortificata, Sicilia (iStock)

Milazzo

Ripartendo da Marina di Patti e viaggiando in direzione di Messina, non si può non fare una capatina a Milazzo. È una città dal passato importante: fondata dai Greci nel VIII secolo a.C., fece da sfondo alla battaglia di Milazzo del 1860, in cui i Mille di Giuseppe Garibaldi sconfissero l’esercito borbonico.

Oltre alla cittadella fortificata – la più estesa di tutta la Sicilia – che guarda dall’alto il borgo, la località è contraddistinta da spiagge paradisiache e grotte naturali. La conformazione a penisola regala albe e tramonti che dipingono il cielo di colori spettacolari.

Sulla punta c’è poi la Piscina di Venere, un bacino d’acqua tra le rocce a cui si accede con un sentiero panoramico nel verde. L’ingresso all’area è gratuito, ma sottoposto a controlli: bisogna dire addio a tende e ombrelloni. Da portare con sé scarpette da mare, occhiali da sole e cappello, specialmente nei mesi più caldi.

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Panoramica sul porto della città di Messina, SiciliaPanoramica sul porto della città di Messina, Sicilia
Panoramica sul porto della città di Messina, Sicilia (iStock)

Messina

A circa 50 minuti d’auto sorge la famosa “Città dello Stretto”: eccoci a Messina, centro portuale e scrigno di opere architettoniche monumentali.

Oltre a Castel Gonzaga e al Duomo, non mancano eleganti edifici storici, come il Palazzo Calapaj D’Alcontres e quello di Monte di Pietà, graziose chiesette e un Sacrario. Salendo sulla collina su cui questo si trova, si può ammirare uno scorcio sulle acque turchesi e sul centro cittadino.

Simbolo di Messina è la Madonnina di Porto: una stele che si alza per 35 metri, che ha sulla cima una statua della Vergine d’oro splendente. Per chi arriva in città via mare, è lei a dare il benvenuto, che si tratti di visitatori, marinai o di chi fa ritorno a casa.

Teatro di Taormina, SiciliaTeatro di Taormina, Sicilia
Il Teatro di Taormina, Sicilia, con vista sul mare (iStock)

Taormina

Se si percorre la costa settentrionale e si supera la Città dello Stretto, solo una mezz’ora d’auto separa Marina di Patti da Taormina. Il Mar Ionio rende unico il paesaggio di questa località così amata della Sicilia Orientale, ma anche il patrimonio storico e culturale non è da meno.

Tutti hanno visto, almeno una volta nella vita, uno scatto del Teatro Antico, di origini greco romane, scavato nella roccia. Costruito in posizione strategica, con l’Etna che si intravede dietro gli spalti e il mare che si estende oltre il palco, è l’attrazione più visitata di Taormina.

Ma la destinazione riserva tante altre sorprese: dal Duomo al Castello, fino alla Chiesa della Madonna della Rocca, incastonata in una grotta.

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Marina di Patti, come arrivare

Per chi arriva dal nord o dal centro, l’opzione migliore è prendere l’aereo, atterrando a Palermo o a Catania e noleggiando un’auto presso uno dei due aeroporti. In circa due ore si arriva a Marina di Patti.

Altrimenti, se si viaggia in auto, dalla Calabria partono frequentemente traghetti per Messina, alcuni dei quali anche con la possibilità di trasportare la propria vettura. Uscendo dall’Autostrada del Mediterraneo (A2), si seguono le indicazioni per Villa San Giovanni. Dal porto si raggiunge Messina. Poi si prosegue sull’A20 e si prende l’uscita per Patti.

Ristoranti (e non solo) a Marina di Patti

Brioche e granita, si sa, in Sicilia sono un must, soprattutto a colazione. Ma solo nelle pasticcerie di Marina di Patti si trovano gli autentici pasticciotti di carne: dolci ripieni di carne di vitello e di mandorle tostate.

Alla Salumeria Il Buon Gustaio si vive un’esperienza gastronomica di alta qualità, tra formaggi, prodotti tipici e buon vino. Da provare il Mamertino, uno dei vini DOC di Sicilia.

Tra i migliori ristoranti di pesce di Marina di Patti a pochi passi dal mare, ci sono il Ristorante La Carbonella e La Risacca. In quest’ultimo, a conquistare tutti è il dessert al cannolo scomposto.

Per chi non vuole rinunciare alla vista e assaggiare il pescato del giorno c’è la Trattoria Nereo. I tavoli del locale si trovano direttamente sulla spiaggia, per una cena al chiaro di luna, sfiorati dalla brezza del Tirreno.

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Dove dormire a Marina di Patti

Sul lungomare di Marina di Patti ci sono soprattutto strutture ricettive a tre stelle, alcune con piscina, come il Park Philip Hotel e il Club La Playa. Avvicinandosi alla zona di Tindari si possono trovare anche i quattro stelle, come il moderno Best Western Terre di Eolo e la Stanza di Giove, circondata dalla natura e dalla quiete. Spingendosi nell’entroterra, a Patti Vecchia, abbondano i B&B con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

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